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Commenti al testo di Franca Colozzo
کوروناویرس Coronavirus

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 05/03/2020 00:45:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Che dirti mia cara Franca, se non ringraziarti di cuore per queste tue considerazioni che mi sento di condividere anche nelle virgole?
Un saluto più che caro

 Franca Colozzo - 04/03/2020 19:35:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Un piccolissimo virus ci ha messo in tilt! Ecco come l’uomo appare debole rispetto ai pericoli nascosti, alle sfide che non sa fronteggiare, al male spesso da lui stesso generato.
Speriamo che la fobia da virus passi in fretta, non fosse altro per non danneggiare ulteriormente il sistema Paese. Uccide molte più persone l’influenza (ma c’è il vaccino che non serve più quando uno è già ammalato!). Ma l’uomo cerca sempre il mostro nascosto nelle pieghe più impensabili, sia esso un capro espiatorio (migrante) o Coronavirus.

UN VIRUS FESSO CHE ABBIAMO RESO LEONE

Un virus fesso ma contro il quale non abbiamo farmaci specifici né vaccini: possiamo solo seguire l’evoluzione dell’infezione, contenerla, cercando di evitarne le comprensibili conseguenze. Particolare attenzione va assicurata agli anziani, soprattutto se affetti da patologie respiratorie croniche, cardiache e dismetaboliche. Un virus fesso ma che contagia. Se ne sono dette di castronerie: arriva dai serpenti, dai pipistrelli, qualcuno dice che arriva dai topi che i cinesi mangiano vivi (incredibile dichiarazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia). Ecco il punto: la nostra miserabile supponenza, pronta a scatenare pregiudizi ed allarmi contro gli altri, in questo caso i cinesi. Coi virus ci stiamo convivendo da sempre: Ebola, Sars, Mers, che appartengono sempre alla famiglia del Corona. Non temiamo l’influenza e né i raffreddori poiché la nostra quotidianetà ci porta a sottovalutarli. Col raffreddore e l’influenza bisognerebbe stare riparati e al caldo, ma invece quasi sempre si esce di casa. E’ vero abbiamo il vaccino ma in ogni caso, pur con diffusione (e mortalità) importante, non chiudiamo scuole, stadi, teatri. Col Corona virus è tutta un’altra storia. Esplode l’allarme, si arranca nell’angoscia della nuova peste, nella follia dei comportamenti, nelle sciocchezze primordiali. E’ un virus scappato dai laboratori militari, si dice; è saltato dagli animali selvatici all’uomo, si trasmette attraverso l’aria, il contatto sugli appoggi della metro. Ed intanto cominciano a girare raccomandazioni: lavatevi le mani, come se questo non dovesse essere fatto normalmente. Evitate di farvi starnutire in faccia poiché le “goccioline di Flugge” arrivano fino a due metri. E chi starebbe sotto il viso di un altro ad attendere lo starnuto? Poco ci manca che ci dicano di non bere nel bicchiere di un altro, lasciato smezzato su di un bancone del bar. Intanto in qualche bar di Roma baristi ed inservienti appaiono con tuta e mascherina. Il Presidente della Regione Lombardia, che dovrebbe dare esempio di equilibrio, coraggio e calma, pur di farsi pubblicità si mette la mascherina in diretta perché una sua collaboratrice sarebbe stata positiva al tampone. Sarebbe comprensibile l’allarme (non la mascherina in diretta) se, oltre ad essere una sua collaboratrice, fosse anche una sua amante appassionata di baci, ma ciò non è dato sapere. Sotto casa mia un tizio ha gettato alcool per strada nel tentativo di disinfettare le cunette. Il farmacista di Ventotene chiude la porta della farmacia e appende un cartello per avvisare che la distribuzione dei farmaci avverrà attraverso una finestrella laterale. Va in scena un vero e proprio delirio!
In tutto questo bailamme sorge la tentazione dell’uso politico del virus. Qualcuno ci ha tentato di proporre un nuovo governo straordinario per gestire meglio quanto stia accadendo, per affrontare la conseguente crisi economica facilmente prevedibile. La malafede si vede lontano un miglio. Anche in America il Trump ci ha provato a “buttarla in politica”: "I democratici stanno politicizzando il coronavirus, il loro nuovo imbroglio", ha affermato il Presidente. Ora però che è arrivato il primo morto comincia a pensare che le sciocchezze non servono per fermare il contagio e nè tantomeno a rivincere le elezioni, meglio far sul serio per contenere il virus. In Italia comincia a farsi strada il buon senso: non interrompere la vita normale del Paese, non bloccare il lavoro nelle fabbriche. Ed è infatti proprio nelle fabbriche che i lavoratori, pur adottando precauzioni, continuano a lavorare. Così anche in alcune scuole, ricominciano le lezioni on line. Molte aziende autorizzano il telelavoro.
Nel frattempo continuano la vigilanza sanitaria e gli interventi per fermare il contagio. Ecco questo deve fare l’Italia. Condurre una vita normale, con la consapevolezza che quanto si sta facendo ci consentirà di piegare anche il corona virus ma ci vuole un po’ di tempo. Certo è che siamo tra i primi paesi (se non il primo) al mondo ad aver isolato il virus e non l’abbiamo fatto con chissà quali risorse ma semplicemente con la tenacia, l’intelligenza e la generosità di alcune ricercatrici, di cui la più giovane lavorava con un contratto di collaborazione (precaria). A loro, agli operatori sanitari in trincea, a quanti si adoperano per affrontare l’emergenza con coraggio, speranza e sicurezza, va la nostra gratitudine. Le ferite economiche le rimargineremo con la buona volontà e la determinazione a rialzarci. F.C.
Dott. Francesco Carta

 Franca Colozzo - 04/03/2020 19:27:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Graced, sembra che la situazione sia paradossalmente peggiorata. Ho aspettato a risponderti, dato che si prefigurava un inasprimento della follia collettiva. La paura dell’ignoto ci perseguita dai primordi della nostra comparsa sulla Terra. Stiamo a vedere come va a finire!

 Salvatore Pizzo - 29/02/2020 19:31:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

"Forse è la prolungata noia

di questi tempi d’ambascia

e turbamento quando della gioia

s’è perso il filo."

Anche qualcun altro ebbe a dire che non c’è nulla di peggio di una lacrima che sgorghi dall’occhio non voluta. Una lacrima espressione di quel tedio che uccide umanità e ravviva crudeltà gratuita. E’la noia a renderci maggiormente competitivi di un virus.
Grazie di cuore con un augurio per una serata d’incanti.

 Graced - 27/02/2020 11:10:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Speriamo che tutto ciò passi in fretta, sia questo virus che il caos in cui siamo immersi. All’inizio questa infezione è stata sottovalutata, poi, da un giorno all’altro, c’è stato, secondo me, un allarmismo eccessivo, tanto che veniamo respinti negli altri paesi come infetti. In Italia non c’è mai la via giusta per trattare le cose con razionalità. Comunque, speriamo in bene e che, ritorniamo a vivere tempi più sereni. Un caro saluto, carissima Franca, Grazia!

 Franca Colozzo - 27/02/2020 10:36:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

In the uncertainty for tomorrow that assails us every day, we live suspended in an air bubble and cling to everything that floats in the ether. The virus thus becomes a sort of glue to hold together shreds of humanity that have a remote memory of the carefree times of childhood.
The common evil pointed out by the media (be it the migrant, the virus or any other) becomes a reason to join in a chorus of disharmonious and unclean voices like these unfair times that human rights have wreaked havoc on the threshold of the third millennium.
See what happened yesterday in New Delhi, the capital of India, thanks to PM Modi’s iniquitous propaganda against Muslim minorities (Indian RSS extremists are burning mosques and killing civilians, for now 34 dead and over 250 wounded).
All this after Trump’s visit to India, which has made commercial agreements with PM Modi, the new Hitler, not caring about the rights of 8 million Kashmiri now exhausted, with their political leaders imprisoned and under Indian curfew for over six months.
This is the story in summary. Coronavirus: play it down and have a good day for you and everyone.

 Franca Colozzo - 27/02/2020 10:35:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Giulia, forse hai ragione tu nel fare questa saggia considerazione. Nell’incertezza per il domani che ogni giorno ci assale, viviamo sospesi in una bolla d’aria e ci aggrappiamo ad ogni cosa che fluttua nell’etere. Il virus diventa così una sorta di collante per tenere insieme brandelli di umanità che hanno un remoto ricordo dei tempi spensierati dell’infanzia.
Il male comune additato dai media (sia esso il migrante, il virus o qualsiasi altro) diventa un motivo per unirsi in un coro di voci disarmonico e impuro come questi tempi iniqui che dei diritti umani hanno fatto scempio alle soglie del terzo millennio. Vedasi ciò che ieri è accaduto a New Delhi, la capitale dell’India, grazie all’iniqua propaganda del PM Modi contro le minoranze musulmane (gli estremisti RSS indiani stanno bruciando moschee e uccidendo civili, per ora 34 morti ed oltre 250 feriti).
Tutto questo dopo la visita in India di Trump che ha stretto accordi commerciali con il PM Modi, novello Hitler, infischiandosene dei diritti di 8 milioni di Kashmiri ormai allo stremo, con i loro capi politici imprigionati e sotto coprifuoco indiano da oltre sei mesi.
Questa in sintesi è la storia. Coronavirus: sdrammatizziamolo e buona giornata a te e a tutti.

 Giulia Bellucci - 26/02/2020 21:41:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Cara Franca, in realtà io non saprei dire se è il Corona virus ad annebbiare la mente o se ce l’avevamo annebbiata anche prima. Vedi siamo ormai un po’ stanchi di sentire le mille campane che strimpellano da Nord a Sud e da Est a Ovest, politici, giornalisti, opinionisti, per non parlare dei social che diffondono ignoranza e in tanti che sono ormai assaliti letteralmente dal panico. Comunque dovrà passare prima o poi! È solo questione di tempo, solo questo bisogna pensare.
Un caro saluto.